Soffione Euthalia

Struttura

Lo Chalet si articola internamente su due livelli: il piano terra è destinato all’attività ristorativa, mentre il primo piano è dedicato alle camere.

Se la sala delle colazioni e la zona dell’accoglienza hanno una chiara impostazione di derivazione Savoia, dove il rosso – colore tipico degli interni di montagna – la fa da padrone, è nella sala del ristorante che l’eleganza dal sapore francese, omaggio a Versailles e ai fasti imperiali napoleonici, si intreccia con il linguaggio riconducibile agli chalet borghesi di fine ‘800.

Basta uno sguardo agli interni dello Chalet Euthalia per apprezzare l’impronta volutamente lussuosa, ampollosa, in quanto a dettagli, con decori, incisioni e arredi provenienti da una scuola di scultura a Boves.

Con il tempo, questo tipo di lavorazioni e gli artigiani in esse specializzate diventavano sempre più rari, ed è anche per questo che la famiglia Galliano ha voluto recuperarne la tradizione.

Decorazione

Ovunque, legni antichi recuperati, a pavimento, parete e soffitto, intervallati da tappeti, arazzi e decori a soffitto. Spiccano le due stufe in ceramica di Zardini di Cortina all’ingresso e nella sala ristorante, che si impongono per rarità e delicatezza come vere e proprie installazioni di design. A illuminare tutti gli ambienti ci pensano le storiche lampade Antinea di Terzani e i lampadari creati dai soffiatori di vetro veneziani, mentre il camino in ceramica realizzato da realizzato da Aldo Fumanti di Gubbio è ben visibile fin dall’ingresso.

Ogni pezzo racconta una storia, genera un’emozione e parla di quella manualità artigiana che sempre più spesso si rischia di perdere. La volontà del proprietario dello chalet Giuseppe Galliano è sempre stata questa: difendere le tradizioni e tramandare quanto di buono abbiamo imparato nel corso del tempo.